C’è chi parte….

emailLe persone non si possiedono, si incontrano, condividono affetti, progetti, esperienze e pezzi di strada; a volte si perdono e non si ritrovano, si scambiano promesse che non sempre mantengono… ma devono essere libere di andare via. Questa è la lettera scritta da una volontaria che parte a Ileana, capo progetto di “Per la Strada Onlus”.


Ciao Ile, ti scrivo queste righe perché se ti avessi detto queste parole a voce avrei sicuramente infranto la promessa di non piangere : )

Ti voglio raccontare quello che l’esperienza del volontariato mi ha permesso di imparare in questo anno e mezzo. Mi sono confrontata con il dolore e la sofferenza altrui in un modo così “semplice”, puro e diretto che poco a poco il mio dolore è evaporato.

Ho imparato a relativizzare la mia sofferenza, a misurarmi con “l’altro”, a rimettermi in discussione; ho imparato che dietro ogni faccia c’è una storia fatta di tanto dolore e di tante avversità, eppure sopportati con tanta dignità; ho imparato ad ascoltare queste storie, che mi sono entrate dentro, e infine ho capito che esiste davvero una forma di amore incondizionato e disinteressato, da cui non resterai deluso e che resterà per sempre con te ed ho imparato a (ri)conoscere in me e nel prossimo in questo anno e mezzo.

A volte ce ne dimentichiamo, è vero, e capita che le persone ci feriscano così come capita purtroppo di ferire a nostra volta; capita di fare promesse che non si mantengono, di fare progetti che poi svaniscono, di amare chi poi ci farà del male e se ne andrà via, lasciandoci con la sensazione che l’amore l’abbiamo perso e un grande vuoto che sembra incolmabile… A fronte di tutto questo, che già sapevo, ho però imparato che l’amore, quell’amore immenso di cui parli, non se ne può andare e nessuno al mondo te lo potrà mai togliere.

In questo momento provo tanta tristezza se penso di dover lasciare tutto questo; ma so che questa decisione che ho preso, di cui sono molto felice e orgogliosa, è merito del percorso interiore che l’esperienza del volontariato mi ha permesso di intraprendere. E ciò mi rende ancora più fiera delle mie scelte e riconoscente di quel che mi ha permesso di divenire.

E siccome ogni tanto tornerò a Roma, spero tu voglia di nuovo accogliermi ; ) perché per me non esistono porte che si chiudono. E soprattutto perché ti voglio un bene immenso! capì??? e certo che puoi condividere la mia letterina e ti mando un’infinità di baci G.

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