Intervista ad Alessandra, volontaria irriducibile!

Alessandra, una giovane volontaria di Romaltruista ci racconta la sua esperienza in quest’anno di attività!

Come hai deciso di fare volontariato?

È un desiderio che ho sempre avuto, ma rimandavo spesso a causa dei tanti impegni quotidiani. Appena ho avuto un po’ più di tempo a disposizione, è bastato digitare su google “volontariato Roma” e sono arrivata sulla pagina di Romaltruista. Qui ho scoperto con piacere di poter scegliere attività negli ambiti che più mi interessano, con associazioni di varia natura, non solo religiose. Oltre a questo, c’è la grande comodità di poter trovare delle esperienze in zone vicino casa e di scegliere orari compatibili con i miei impegni.

Che attività svolgi?

Ho iniziato con la distribuzione pasti alla stazione Ostiense, con l’associazione Roma Amor: dalla prima volta, in cui mi guardavo intorno e osservavo il lavoro dei volontari, sono ormai diventata una presenza fissa del martedì sera!

Sono andata spesso anche alla colonia felina de I gatti della Piramide, che considero una grande esperienza per chi, come me, ama i gatti (anche se non ne ho uno mio!) e al tempo stesso un’opportunità per passare del tempo nella bellissima area archeologica della Piramide!

Di recente ho partecipato ad un’attività molto interessante con l’associazione Binario 15 dedicata alle donne migranti, per assisterle e fornire informazioni utili per la vita quotidiana in Italia.

Come descriveresti la tua esperienza?

Direi che è un’esperienza di scambio reciproco: il mio “lavoro” è ricambiato da un sorriso, una storia, che spesso mi fanno dimenticare i miei problemi di tutti i giorni. Quando mi capita di arrivare lì nervosa, finisco per ridimensionare tutto e capire che ci affanniamo dietro a delle cose insignificanti davanti alla situazione di molte di queste persone.

C’è un’immagine che ti è rimasta impressa?

Ho a che fare soprattutto con i senzatetto, quindi spesso vedo delle situazioni evidenti di disagio: ricordo in particolare una ragazza che diceva di aver paura “degli adulti”, che non voleva aver contatti con nessuno e sono invece riuscita a darle un panino prima che andasse via. Oppure della signora vegetariana, come me, per cui mi preoccupo sempre di trovare un panino vegetariano!

Cosa consiglieresti a chi vuole fare volontariato?

Innanzitutto consiglio di scegliere un ambito di attività alle quali si è interessati, di non viverlo come una sorta di dovere morale, ma proprio come un piacere. Ci si accorge, dopo le prime due tre volte, che diventa praticamente indispensabile. Io per esempio non potrei più fare a meno del mio appuntamento del martedì sera alla stazione Ostiense!

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