All’ombra della Piramide la vita ha il suono di un dolce miagolio

Due chiacchere con Matilde Talli, la capo progetto di “Accudisci i mici della Piramide”… una volontaria speciale – si ringrazia Vittoria Massa di vivopositivo  per l’articolo

La storia di Matilde non sai proprio come raccontarla, è una di quelle donne che anziché parlare di sé ti racconta la storia dell’ultimo gatto arrivato nella colonia o di quello che si accoccola su di lei appena si siede. I gatti adorano Matilde ed è un amore reciproco perché lei stravede per i gatti. Ogni azione, ogni gesto, infatti, è per i magici abitanti all’ombra della Piramide: i gatti, appunto.
Allora, proveremo a raccontarvi la storia dei gatti anziché darvi la testimonianza della volontaria Matilde Talli, la donna determinata che da più di trent’anni si occupa di tutti i gatti che incontra, entusiasmando e coinvolgendo volontari di ogni età, attraverso RomAltruista o tramite le raccolte fondi con iniziative quali “La festa del gatto” (a febbraio), “I gatti all’ombra della Piramide” (a maggio), “Super Cat Show” (a novembre), “Il mercatino natalizio” (a dicembre).
Dicevamo?! Sì, proveremo a raccontarvi la storia di uno di questi gatti, cui si rivolgono le attenzioni dei volontari e per non fare un torto alla sessantina di mici che vi regnano sovrani, vi racconteremo quella del primo gatto che ci ha dato il benvenuto all’ingresso in viale del Campo Boario…
Lui si chiama Balù ed è tutto nero eccetto qualche sfumatura bianca intorno al collo. Con i suoi passi sinuosi ci mostra la scalinata con cui entrare.. Ci sembra che sia lui il capo, non ne siamo sicuri, un po’ come per Matilde, ritornando a lei, non riesci a capire se sia davvero il “capo” ti rimane il dubbio, perché Matilde si muove insieme agli altri volontari dandosi da fare come tutti.
Di certo Matilde è una volontaria speciale perché grazie ai suoi interventi con la Soprintendenza Archeologica di Roma questi gatti, tra cui Balù, hanno un’area protetta in cui vivere. Inoltre Matilde è forse anche l’unica volontaria che ogni giorno, tutti i giorni, anche nei festivi, viene qui all’ombra della Piramide per accudire i gatti. Anche quando l’ombra non c’è perché piove a dirotto.
Cosa si fa per i Gatti della Piramide?

Si pulisce, si disinfetta, si riempiono ciotole, si dà da bere e da mangiare, e, importantissimo, si portano i gatti dal veterinario!!! E poi ogni gatto ha le sue esigenze, come per Balù dicevamo. Sì, non ci siamo dimenticati di lui.
Balù, abituato a vivere in un ambiente domestico improvvisamente, si ritrova solo e in mezzo a una strada a dimenticare di aver avuto un padrone ed è così, per colpa di chi ha smesso di avere cura di lui che è arrivato alla colonia rifugio ad Ostiense. Per il nostro “forse-capo” di questi gatti della Piramide, preso come esempio tra le tante storie alcune troppo tristi da raccontare, c’è stato un periodo in cui, proprio come succede alle persone, aveva dei tic e non voleva mangiare, Balù, era depresso e in quel periodo sembrava avesse, più di ogni altro gatto, bisogno di cure e soprattutto di tanto amore, la qualità principale per accudire qualsiasi animale.
Eh sì, l’amore è così, l’amore non si dà per poi rinnegarlo o riprenderselo perché chi l’ha ricevuto non dimentica e questi gatti poi hanno già sofferto proprio per colpa dell’amore, prima dato e poi negato di colpo. Capita che se qualche volontario arrivi in questa colonia più per curiosità che per reale altruismo, rischi di arrecare nuovi dispiaceri, come ci racconta Matilde, e che fortunatamente c’è, chi, innamoratosi di loro, ritorni per aiutarli.
Così, ogni giorno, i volontari che possono stanno con i gatti e capita che usciti dal cancello dopo aver fatto il possibile per questi amici con la coda si respiri un’aria differente. Inoltre sai che quando potrai tornare, insieme a questi gatti, troverai anche Matilde la cui storia inevitabilmente è intrecciata con i gatti, anche in questa testimonianza.

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