Quando il volontariato è fatto in casa

Opinione comune è che per fare volontariato sia necessario avere a disposizione un numero fisso di ore settimanali che verranno spese tra spostamenti e attività vera e propria. In quest’ottica, non tutti “possono permettersi” di aiutare gli altri in maniera continuativa.

Personalmente non ho possibilità di recarmi di persona ad attività associative e questo, per un certo periodo di tempo, nel momento in cui il desiderio di fare qualcosa di utile era forte, ha portato a una certa dose di frustrazione con cui convivere.

Internet però ci viene in aiuto e da qualche anno a questa parte il fatto di non avere troppo tempo a disposizione non può più essere una scusa. Dopo una piccola ricerca infatti mi sono entusiasmata, a dir poco, per le opportunità che ho scoperto di avere.

Devo ringraziare soprattutto due associazioni animaliste: “ALFA – Associazione Love For Animals“ e “I Gatti Di Val Cannuta Onlus”.

Timorosa e senza sapere fino a che punto potessi realmente essere d’aiuto, mi sono iscritta a due progetti e ho contattato i referenti. Avevo paura che la comunicazione, data la distanza virtuale, potesse risultare lenta e poco agevole. Mi sono ricreduta quasi subito: lo scambio di messaggi, non solo via e-mail ma anche telefonico, è sempre stato abbastanza veloce. Sono del parere che nonostante tutto il contatto umano sia essenziale soprattutto in questo ambito, quindi tanto di cappello!

L’idea che mi sono fatta è anche di una struttura solida alla base, per cui qualsiasi problematica può essere risolta parlandone tranquillamente.

Entrambe le associazioni mi hanno permesso di partecipare alle loro attività diffondendo tramite siti di annunci e social network gli appelli per l’adozione di amici a quattro zampe, nel primo caso cani e nel secondo caso gatti. Gli annunci vengono condivisi con libertà assoluta, le informazioni possono essere diffuse con i canali che il volontario preferisce.

“I Gatti Di Val Cannuta Onlus” ha aperto inoltre un progetto per attività di volantinaggio, da svolgere anch’essa in autonomia.

Voglio essere sincera, all’inizio sono partita a razzo, perdendo a poco a poco la benzina. Questo genere di attività di certo non è la più divertente che esista e comunque bisogna starci con la testa per non commettere errori grossolani. Ridimensionando però il tempo e organizzando il lavoro ho trovato il mio punto di equilibrio. Ora ho anche la facoltà di partecipare ad altri progetti, in altri ambiti ma con la stessa modalità, senza sforzo eccessivo.

Che devo dire, è bello diffondere foto di occhioni e occhietti che ti fissano da dietro l’obiettivo, è bellissimo poi sapere che quei musetti hanno trovato finalmente qualcuno che possa renderli felici!

Ho 37 anni, vivo a Roma e sono uno sviluppatore software. Laureata in archeologia, ho quasi completato anche il ciclo di laurea magistrale in archeologia orientale (vicino oriente, protostoria). Ho iniziato a fare volontariato da adolescente ma ora che il tempo tra famiglia e lavoro scarseggia ho cercato soluzioni alternative… Ed eccomi qui! 🙂 
Manuela 

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