Tecnologia a fin di bene: mappiamo il mondo!

Il weekend è alle porte e ho voglia di passare un venerdì sera diverso facendo qualcosa di buono e utile in compagnia di nuovi amici. È con questo spirito che vado sul sito di Roma Altruista e cerco un’attività di volontariato che faccia al caso mio. Girando sul sito vedo tante attività che già conosco ma ce ne sono anche di nuove. Una di queste ha un nome originale, si chiama ‘Mappiamo il mondo’. Utilizzeremo un computer per creare mappe per diverse ONG, è qualcosa che non ho mai fatto e mi incuriosisce molto. Prendo il coraggio a due mani e mi iscrivo. Speriamo bene!



L’attività si svolge in un’aula al secondo piano, davanti un enorme schermo luminoso e in compagnia di altri volontari. All’inizio mi sembra di essere tornata a scuola (aaaargh), ma la sensazione svanisce subito: non ci sono formule noiose e nessuno ti interroga. Valerio e Giuseppe, gli organizzatori, spiegano con chiarezza per che cosa verranno usate le mappe che completeremo e ci fanno vedere come funziona il sito web che andremo ad utilizzare. In realtà è tutto molto semplice, si tratta solo di guardare delle immagini della Tanzania rurale prese dall’alto e tracciare i contorni di eventuali edifici. Le ONG useranno poi le informazioni sulla posizione di questi edifici per organizzare al meglio le proprie attività sul campo. Ad esempio: sapere che c’è una fattoria in un’area isolata permette, in caso di calamità, di portate aiuti anche a quella famiglia, che altrimenti rischierebbe di essere lasciata sola e senza soccorso. 



Dopo la spiegazione sono convinta di quanto sia utile questa attività ma… sarò in grado? È ora di mettersi alla prova, quindi mi rimbocco le maniche e inizio a interagire con il software. All’inizio sono timorosa, ho paura di sbagliare. Ma bastano pochi minuti e subito acquisisco fiducia in me stessa. Dopo aver completato il primo riquadro insieme all’organizzatore mi sento pronta a procedere da sola e mi faccio prendere dall’entusiasmo. Chi l’avrebbe detto? Sembra quasi un videogioco (se non ci credete provate voi stessi: in fondo all’articolo vi lascio le istruzioni!). Scopo così che mappare è divertente: le immagini richiamano alla mente paesaggi incontaminati e con la testa mi sembra di essere in una terra lontana e idilliaca. Quando trovo un piccolo villaggio mi perdo ad immaginare la vita di quelle persone, così diversa dalla nostra. Le tre ore passano in un soffio ed è già ora di tornare a casa. Me ne vado con la consapevolezza che continuerò a mappare in futuro, anche solo pochi minuti mentre aspetto alla fermata dell’autobus.

E ora, come promesso, delle brevi istruzioni per provare a mappare a fin di bene dal vostro smartphone. La versione mobile è davvero semplice e intuitiva, non avrete problemi ad utilizzarla anche se (purtroppo) è solo in inglese.

1.    Cercate “MapSwipe” sullo store del vostro smartphone (Android o IOS) e scaricate l’app

2.    Registratevi inserendo email e password

3.    Scegliete uno dei progetti disponibili e cliccate su “Map Now”: vi consiglio di essere connessi ad una rete Wi-Fi, perché il caricamento delle mappe potrebbe richiedere molti dati!

4.    Vi apparirà una finestra sulle istruzioni: Cliccate su “I understand”

5.    Ora vi appariranno delle mappe: potete scorrere a destra o a sinistra con un dito

6.    Se in uno dei quadrati vedete un edificio (dal tetto quadrato) o una capanna (più piccola dal tetto rotondo, solitamente sono aggregate in piccoli villaggi) allora cliccate: il quadrato diventerà verde

7.    Se siete indecisi, cliccate due volte sul quadrato e questo diventerà giallo

8.    Se invece il quadrato è ricoperto da nuvole e non si vede cosa c’è cliccate tre volte e diventerà rosso

9.    Se non c’è nulla, scorrete alla mappa successiva. Se vi siete sbagliati e avete segnato il quadrato come verde, giallo o rosso potete farlo tornare trasparente cliccando più volte.

Finiti tutti i quadrati apparirà una finestra di dialogo: Complimenti, avete appena finito la vostra prima mappa! Cliccate su “Map further” se volete continuare a mappare oppure su “Complete sessione” se volete terminare qui. E ricordate: ogni volta che segnalate un edificio tramite l’app, state aiutando una famiglia a essere raggiunta dagli aiuti umanitari in caso di emergenza (grazie).

Ambra Abdullahi incomincia a fare volontariato occasionale nel 2015 e da allora non ha più smesso. Grazie a Romaltruista conosce la casa di Pulcinella, dove attualmente svolge attività di volontariato presso un laboratorio d’arte con ragazzi disabili.

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