Atletica leggera con i ragazzi disabili

roberta mordiniScorrendo gli annunci di varie organizzazioni socio umanitarie, finalizzati alla ricerca di volontari, mi sono spesso ritrovata nell’impossibilità di partecipare ai programmi proposti per via di diverse ragioni, tra cui:

orari disponibili richiesti, spesso incentrati nella fascia antimeridiana;

la lontananza dei siti ove prestare servizio che in una città come Roma corrisponde ad ore perse nel traffico;

necessità di garantire una costanza nel lungo periodo che spesso una mamma lavoratrice non è in grado di assicurare.

Ma, come si dice, chi cerca trova! E finalmente ho trovato ROMALTRUISTA.

Attraverso questa associazione, puoi partecipare a molteplici attività che spaziano dalla formazione alla raccolta di vestiario e venire a contatto con diverse tipologie di bisognosi giovani, anziani persino animali.

Si può prestare servizio quasi tutti i giorni  in diversi orari, e sfruttare quindi ogni momento a disposizione. In una parola: c’è flessibilità e, per quello che ho potuto verificare questo non preclude affatto, cosa che invece temevo, il coinvolgimento del volontario nell’attività.

La mia esperienza con RomAltruista ha riguardato la partecipazione al corso di Atletica leggera rivolta a dei ragazzi disabili.

Ho incontrato l’istruttrice Paola ed i ragazzi qualche minuto prima della lezione fuori dal campo di atletica ed ho trovato da subito un clima di grande apertura e serenità.Una volta entrati nel campo di atletica Paola, ha brevemente spiegato come si sarebbe svolto l’allenamento.

Inizialmente si corre tutti insieme ciascuno nella propria corsia. Sembra una cosa semplice, ma spesso anche la cosa più scontata per te per altri può non esserlo.Le difficoltà dei ragazzi sono diverse….aspettare il via, mantenere un andamento il più possibile costante, andare al ritmo con gli altri, rimanere nella propria corsia, non inciampare…fermarsi all’arrivo.

A seguire i ragazzi svolgono una serie di esercizi in pista su una distanza breve. Si tratta principalmente di scatti e poi nel tragitto di ritorno verso la posizione di partenza i ragazzi “recuperano” secondo andature di volta in volta diverse.

In questa serie di esercizi, io sono stata prima al punto della partenza e qui si deve controllare che il ragazzo si posizioni bene sulla linea, né avanti, né indietro, che parta al momento giusto e va un po’ incitato perché ogni tanto la fatica fa perdere la concentrazione o farli scoraggiare ma tu sei lì per ricordare loro che ce la possono fare, basta solo un sorriso.

In un secondo momento mi sono spostata sulla linea di arrivo…e questa è la parte che mi è piaciuta di più: dare il 5 a tutti a mano a mano che arrivano e vederli impegnarsi, sforzarsi e poi sorridere e saltare…vedere tanta vitalità e voglia di fare mi ha dato molto.

Dopo alcuni esercizi di salto in lungo da distanze differenti, la lezione si è conclusa con un po’ di stretching  eseguiti in cerchio sul prato al centro della pista e poi calorosi saluti con la speranza di rivederci al più presto.

Roberta Mordini,38 anni, sono sposata e mamma di due bambine.Lavoro a tempo pieno come impiegata amministrativa. Mi piace viaggiare e adoro gli animali! 

 

 

 

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