Maccheroni per tutti all’Ostiense
In principio era casuale, andavo quando potevo, se potevo, poi sempre più assiduamente e con maggiore impegno; per una serie di motivi fortuiti ho cominciato ad assumere nuovi compiti, fino a diventare il responsabile del gruppo di volontari e del servizio svolto.
Per anni, però, bisognava fare i conti con la mancanza di volontari, talvolta di cibo da distribuire e di organizzazione. Dovevo inseguire ogni settimana chiunque conoscessi per pregarlo di darci una mano. D’estate poi, c’erano sere in cui si andava in piazza senza la certezza che sarebbe arrivato il cibo da distribuire, con la gente che aspettava e mi chiedeva se quella sera avrebbe mangiato o meno.
Forse, la molla che ha fatto scattare in me la determinazione di andare avanti era il senso di colpa quando, annunciando che nel mese di agosto avremmo interrotto il servizio, mi rendevo conto che probabilmente negavamo a quelle persone bisognose l’unico pasto della giornata.
Neanche a dirlo, quell’imbarazzo mi fu tolto, tre anni fa, dall’incontro con Manuela e Mauro di RomAltruista e dalla loro idea di “volontariato facile”. Da allora, tantissime persone si sono affacciate, incuriosite, alla nostra, come a tantissime altre attività promosse dal sito. Molte sono andate via, nello spirito del “come vuoi, quando puoi” ma tanti sono rimasti, persone meravigliose che hanno dato e danno un apporto determinante al nostro servizio. Grazie a loro abbiamo potuto migliorare continuamente la qualità del servizio e la quantità dei prodotti serviti (oltre ai “maccheroni” ed ai panini che noi confezioniamo, ogni settimana ci rechiamo da una ventina fra venditori di pizza e di frutta che ci regalano notevoli quantità di questi prodotti).
Oggi, con orgoglio, posso dire che sono tre anni consecutivi che tutti i mercoledì (sia ferragosto, Natale o capodanno) sotto la pioggia, col freddo pungente o il caldo opprimente, noi siamo in piazza, puntuali e non abbiamo mai sospeso il servizio, neppure una volta. E’ per questo che vogliamo mantenere sempre aperto il rubinetto di nuova linfa per il nostro gruppo e, d’accordo con “romaltruista”, ogni settimana accogliamo i nuovi iscritti.
Questo non significa che sia tutto risolto e che tutto funzioni alla perfezione. Molti fanno coincidere il senso stesso della parola “volontariato” con il “se e quando puoi”, questo però stride un po’ con i bisogni di tante persone, che poi sono quelle che meno si possono difendere, gli “invisibili” che non hanno voce per manifestare il proprio disagio. I loro bisogni non vanno in vacanza.
Forse il nostro merito è stato proprio quello di volerci essere sempre e comunque e non (come dice il sito) solo a Natale, quando tutti ci sentiamo più buoni. Non è sempre facile, ciascuno ha i propri impegni (lavoro, famiglia, vacanze etc.) ma credo proprio che un piccolo sforzo da parte di ciascuno di noi (si tratta in fondo di due o tre ore a settimana) possa veramente essere di aiuto a chi ha più bisogno ed è meno fortunato di noi.
Provaci anche tu, ti aspettiamo !
Fabrizio Scandone, associazione ORME