Sui banchi di scuola per insegnare l’italiano agli stranieri

Finalmente, dopo tanti dubbi, ripensamenti ed incertezze (sarò capace? sarò all’altezza?) ho partecipato, come supporto, alla mia prima lezione di italiano a ragazzi stranieri.

Opportunità trovata grazie l’ausilio di “RomaAltruista” che, tramite il loro sito, mette in comunicazione i volontari che mettono a disposizione un po’ del loro tempo con le associazioni che necessitano di supporto.

In pratica c’è un calendario giornaliero di attività alle quali, previa registrazioni, puoi aderire, in base alle tue disponibilità di tempo, dopo averne letto una descrizione che ti illustra in cosa consiste l’attività e cosa ti verrà richiesto.

Così ho fatto e, dopo l’iscrizione al sito di RomAltruista (www.romaltruista.it), ho scelto l’attività “Giocare a fare squadra” organizzata dall’Associazione “Tetto per tutti”.  Appena ti iscrivi ad una attività ti arriva subito una mail di promemoria (data orario e indirizzo) e con i dati (nome, cognome, mai, cellulare) del referente al quale ti dovrai presentare. Il mio compito è stato quello di affiancare un docente di italiano per stranieri ed insegnare ad un alunno qualche nozione di grammatica della nostra amata lingua.

Gli stranieri iscritti al corso hanno i livelli di conoscenza di italiano molto diversi: si va da chi deve iniziare dall’alfabeto a chi l’italiano lo mastica e deve solo fare esercizio di conversazione. Per questo le lezioni sono “one to one” in modo che il volontario, sotto l’attento controllo del docente, possa dedicarsi interamente ad un singolo alunno partendo dalla sua scheda personale dove, quotidianamente, vengono riportati gli argomenti trattati ed il grado di apprendimento.

Oggi mi sono cimentato con i pronomi! Tutto un fiorire di lo, la, li, le… Una lezione non facilissima che ha necessitato di un bel ripasso anche degli articoli. Il volontario esegue il suo compito utilizzando degli appositi testi dove vengono spiegate le regole grammaticali che vengono subito messe in pratica con gli esercizi.  Evidentemente non me la sono cavata poi tanto male perchè l’ultima mezz’ora di lezione sono stato lasciato da solo a tu per tu con l’alunno con il quale si è stabilito, e questa è la cosa più bella di tutta l’esperienza, un ottimo rapporto.  Per privacy non metto nome e nazionalità dell’alunno (non so se devo essere autorizzato) ma spero di rincontrarlo già domani, seconda giornata di questa mia nuova esperienza de pensionato!

Comunque, grazie sia ai volontari del “Tetto per tutti” che agli alunni presenti, una bellissima atmosfera, molto rilassata……due ore piacevoli sperando di essere un minimo di aiuto.

Leonardo De Angelis

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