Incontriamo Rich Brubaker

Siamo lieti di condividere la storia di Rich Brubaker, il fondatore di HandsOn China a cura di Andrea Thomas di Points of Light!

(traduzione dall’inglese a cura di Alessandra Basilico)

Andrea: Come hai iniziato HandsOn China e quale era la tua missione in principio?

Rich: In principio non avevo una missione, stavo solo cercando di trovare un modo per fare del volontariato, mi ero reso conto che non esisteva nessuna piattaforma per questo a Shanghai e ho deciso di mettere su un website. Un paio di anni più tardi anche Hong Kong, che io ho aiutato per 6-8 anni, si è aggiunta online e Chengdu a seguire nel 2008, in seguito al terremoto. Niente di tutto questo è stato pianificato e molto è stato possibile perché mi sono imbattuto nelle persone giuste al momento giusto…Shaun in Hong Kong, Fan Hui a Shanghai, e Helen a Chengdu, ma più importante di tutto, i migliori passi in avanti sono stati quelli che abbiamo sentito giusti per noi e per le nostre comunità.

Andrea: Quale è una cosa per cui lotti come imprenditore sociale in Asia?

Rich: Non ce ne è una sola, si lotta per 365 giorni all’anno. Ma a me piace.

Andrea: Che cosa rimane di non fatto che avresti voluto vedere realizzato in questi anni? Quale è il progetto che vorresti iniziare e perché?

Rich: Quando voglio che qualcosa sia fatto, semplicemente accade. Semplicemente bisogna farne una priorità. Così come è accaduto riguardo al leggere storie in ospedale. Era stato scartato varie volte ma ora i nostri partners lo hanno accettato e ne sono grandi sostenitori. Ci abbiamo impiegato 5 anni ad arrivare a quel punto, ma ora sta accadendo e trovo che questo processo di pazienza e perseveranza è quanto ci voglia per riuscire nelle cose. Prossimo progetto…Sto al momento guardando alla tecnologia come un mezzo per ottenere soluzioni. Per HandsOn, la sfida è costruire una piattaforma che possa portare l’impatto delle nostre organizzazioni e dei nostri volontari a nuove vette, ma ho anche una coppia di altri progetti riguardanti il cibo che sono ugualmente eccitanti.

Andrea: Dimmi una parola che ti descrive meglio.

Rich: Dipende da con chi parli, testardo, implacabile, malato di lavoro sono probabilmente le prime tre.

Andrea: Qualcosa di divertente su di te che non conosciamo. Hai qualche talento nascosto?

Rich: Talenti nascosti, nessuno. Ok, ne ho uno ma non oso dirlo.

Andrea: Sei un buon cuoco? Quale è il piatto asiatico che sai cucinare meglio?

Rich: Ho cucinato per me stesso per lungo tempo. Io vengo dal Midwest, il che vuol dire che posso mettere sul grill qualsiasi cosa ma posso anche districarmi con altro tipo di cucina occidentale, posso anche preparare un curry decente ed il mio riso fritto.

Andrea: Quale è il tuo favorito cibo asiatico?

Rich: Mangio di tutto. Il cibo in Asia è straordinario, seriamente, è la migliore area per il cibo.

Andrea: Quale è il posto più bello che hai visitato in Cina?

Rich: La provincia di Sichuan. Ho cavalcato cavalli e scalato montagne per 5 giorni sulla distesa tibetana. E’ stato straordinario.

Andrea: Secondo te, quale è la più grande crisi che abbiamo di fronte nel mondo?

Rich: L’apatia. Impedisce l’azione, è il male.

Andrea: Le tre cose migliori dell’essere membro di POL Network?

Rich: La gente. La tangibilità. L’impatto.

Andrea: Se tu potessi fare una visita ad uno dei nostri affiliati nel mondo, dove andresti?

Rich: Oh probabilmente in Brasile. Ho sentito che hanno un cibo straordinario.

Andrea: Il nostro network vorrebbe aiutare di più, come possiamo farlo?

Rich: Non ho una lista di bisogni, ma amo sentire cosa stanno facendo gli altri per ispirazione, idee per programmi ecc …così, continuate a condividere le vostre storie e troviamo più tempo per stare in contatto, condividere, collaborare e celebrare reciprocamente il nostro lavoro!

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