Incontriamo Ana Cristina Perez

Siamo lieti di condividere la storia di Ana Cristina Perez di Voluntarios de Panamá a cura di Andrea Thomas di Points of Light!

(traduzione dall’inglese a cura di Alessandra Basilico)

Andrea: Quali sono i progetti più eccitanti a cui stai lavorando al momento?

Ana: Sono così tanti! Abbiamo appena lanciato una nuova versione della nostra piattaforma di volontariato online ponteenalgo.com e stiamo portando a conclusione il processo di disegno di un programma di volontariato professionale per mobilitare i giovani sui social development goals (SDGs), in collaborazione non le NGOs locali e internazionali, le università e le istituzioni pubbliche e private.

Andrea: Cosa ti tiene sveglia la notte?

Ana: Solo i lampi!

Andrea: Dove ti vedi tra 5 anni?

Ana: Spero di continuare a lavorare sul campo. Ho recentemente iniziato a lavorare sul mio progetto non-profit volto ad aiutare le donne ad uscire fuori dalla povertà a Panama, così spero di aiutare e battermi per le donne bisognose attraverso di esso.

Andrea: Dicci qualcosa di divertente o buffo su di te che non conosciamo.

Ana: Quando ero a scuola la gente usava chiamarmi ‘Perez Quadrata’ poiché entrambi i miei cognomi sono gli stessi.

Andrea: Quale è l’aspetto migliore del vivere a Panama?

Ana: Definitivamente la sua diversità culturale. Amo poter sperimentare diverse culture attraverso la loro musica, l’arte, il cibo, le festività e le tradizioni.

Andrea: Quale è il tuo piccolo posto nascosto preferito a Panama City?

Ana: Il mio posto preferito non è in città. E’ una spiaggia deserta chiamata ‘Viento frio’ nella provincia di Colòn. Un paradiso nascosto perfetto per fare campeggio, guardare le stelle, assistere al tramonto e trascorrere notti di fronte ad un falò.

Andrea: Hai qualche talento nascosto?

Ana: Prima che iniziassi a lavorare nel settore NGO, ho lavorato per il teatro, in due spettacoli di musical, qui a Panama.

Andrea: Le tre migliori cose dell’essere membro di POL Network?

Ana: Partecipare alla conferenza Service Unites ogni anno, connettersi e condividere con un gruppo diverso di persone che anche lavorano per cambiare il mondo e anche il senso di ispirazione che viene da ogni esperienza.

Andrea: Se tu avessi la possibilità di visitare uno dei nostri affiliati in qualche parte del mondo, dove andresti e perché?

Ana: India! Fare del volontariato lì è una delle cose che fanno parte della lista delle cose da fare prima di morire, in più mi piacerebbe esplorare il paese e conoscere più cose del lavoro incredibile che iVolunteer sta facendo.

Andrea: Il nostro network vi vorrebbe aiutare di più, come possiamo farlo?

Ana: Forse organizzare, ogni tanto, live webinars così da poter condividere esperienze, idee e le migliori pratiche su argomenti specifici relativi al nostro lavoro.

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