A lezioni di vita

Antonio è iscritto a Romaltruista dal novembre 2012, ed ha partecipato a varie attività di allenamenti sportivi con i ragazzi di Special Olympics (calcetto e tennis). Si ringrazia Vittoria Massa di vivopositivo per l’articolo

Nella routine di una giornata lavorativa può rimanere un senso di vuoto, allora cercare qualcosa che faccia sentire realmente utili e che faccia stare bene può portare a scoprire nuove realtà non necessariamente collegate al lavoro. Insieme ad Antonio, parliamo di volontariato attraverso le iniziative della F.I.L.O. Onlus, dove FILO sta per Fissare Insieme L’Obiettivo, un’associazione che assiste le persone disabili a Roma. In che modo opera la FILO ? Nel modo più naturale, attraverso il gioco. Tennis e calcetto, ad esempio.
ANTONIO CHE TIPO DI VOLONTARIATO FAI ?
Ogni sabato mattina vado presso il circolo sportivo Il Panda e con altri volontari trascorro qualche ora con chi ha disabilità intellettive e fisiche giocando a tennis, facendo il raccattapalle e soprattutto ridendo e scherzando con loro. Insieme agli istruttori si fanno lezioni di tennis e si gioca. L’importante è stare insieme e stare bene. Parliamo, socializziamo e ovviamente ci divertiamo. Ho scoperto questa associazione su RomAltruista.
BISOGNA SAPER GIOCARE A TENNIS ?
No, quest’attività la possono fare tutti; basta avere il desiderio di stare insieme ad altre persone e fornire il proprio contributo. Io giocavo a tennis da bambino e non toccavo la racchetta da più di dieci anni. Ora è da ottobre che frequento il circolo ogni sabato e spesso anche il martedì sera per il calcetto. Mi sono trovato bene con loro e così continuo a tornare.
PERCHÉ FARE VOLONTARIATO CON I DISABILI ?
Penso che se nella nostra vita lavorativa in fondo facciamo fotocopie, telefonate, maneggiamo scartoffie… difficilmente riusciamo a sentirci non dico indispensabili, ma almeno importanti. E’ difficile non pensare che siamo tutti sostituibili e così cerco di dare il meglio di me in ogni situazione, però all’interno della routine quotidiana a volte può subentrare un senso di “inutilità”.
Spesso mi chiedo: cosa lascio agli altri alla fine della mia giornata? Davvero qualcuno noterebbe la differenza se io non ci fossi? Sono poche le persone che hanno la fortuna di fare lavori importanti, che possano incidere nella vita degli altri, ed io di certo non sono tra queste. Perciò faccio volontariato: per riempire la mia vita. Mi piace pensare di poter aiutare qualcuno, essere d’aiuto a persone che nella vita devono affrontare delle difficoltà maggiori rispetto ad altri.
COSA PROVI QUANDO SEI CON I RAGAZZI DELLA FILO ?
Mi sento bene, utile. Sapere di cambiare la giornata a delle persone e alleggerire delle sofferenze ti fa stare bene. Anche se chi non fa volontariato può pensare che chi lo faccia sia un santo, in realtà questa è l’ultima cosa che pensa un volontario. Non siamo angeli, santi, eroi. Per quanto mi riguarda, faccio sempre cose che amo fare, e quando faccio volontariato non penso mai che vorrei essere altrove.
HAI CONVINTO QUALCHE AMICO A FARE VOLONTARIATO ?
Penso che non ci sia bisogno di convincere nessuno. Deve essere spontaneo fare volontariato. Io l’ho sentito. Poi secondo me basta essere persone corrette e altruiste nella vita di tutti i giorni, anche questo impegno può aiutare nel percorso delle nostre vite. Se pensiamo ai veri problemi della vita, ci accorgiamo che quasi sempre i motivi di liti, invidie e gelosie – ad esempio a lavoro su chi ha la sedia più comoda, chi è più simpatico al capo, chi ha lo stipendio più alto … – sono superflui. Bisogna rendersi conto che ci sono persone in difficoltà con problemi molto più seri dei tuoi.

Il 99% delle cose per cui ci lamentiamo dalla vita secondo me sono tutte sciocchezze, dobbiamo imparare a dare il giusto valore alle cose, e magari provare a fare volontariato può aiutare in questo senso. Riuscire a instaurare un rapporto, anche se alcuni hanno difficoltà a parlare, capire cosa cerca quella persona, giocare, parlare, avere una persona vicina… quelle del volontariato sono esperienze che rimangono, al contrario di tutto quello che facciamo a lavoro.
Con il volontariato possiamo sentirci davvero utili. Ho conosciuto tante persone eccezionali così torno sempre volentieri a dare una mano.
Antonio poi conclude l’intervista condividendo con noi alcune frasi di Papa Benedetto XVI, frasi scritte prima delle famose dimissioni e tratte dall’ omelia pasquale del 2006:
“Donare la vita, non prenderla. È proprio così che facciamo l’esperienza della libertà. La libertà da noi stessi, la vastità dell’essere. Proprio così, nell’essere utile, nell’essere una persona di cui c’è bisogno nel mondo, la nostra vita diventa importante e bella. Solo chi dona la propria vita, la trova.”

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