Incontriamo Andino Castellano
Siamo lieti di condividere la storia di Andino Castellano, Presidente e fondatore di TriesteAltruista, a cura di Andrea Thomas di Points of Light!
(traduzione dall’inglese a cura di Alessandra Basilico)
Oggi la nostra conversazione è con Andino Castellano, l’imprenditore sociale che ha introdotto il concetto di volontariato flessibile a Trieste, una città europea di medie dimensioni di 200,000 persone, situata al confine nordorientale, anche conosciuta come “la città del caffè”.
Andrea: Quale è stata la tua più memorabile esperienza con TriesteAltruista?
Andino: La più memorabile esperienza è stato il progetto “Rose che passione!” Abbiamo aiutato a ridare vita al “Giardino delle Rose” ,uno dei più grandi d’Italia con circa 5000 differenti tipi di rose da Europa, America e Giappone.
Questo giardino fu costruito in un’area dove precedentemente sorgeva un ospedale psichiatrico dove si usava l’electroschock. Nel 1978, grazie allo psichiatra radicale Franco Basaglia,l’ospedale ed il parco furono riaperti in città introducendo un nuovo paradigma di integrazione sociale contro la segregazione sociale. Noi abbiamo aiutato a rendere questo posto migliore e più bello.
Un’altra esperienza memorabile è quando la gente ci avvicina dicendo che le opportunità di volontariato con TriesteAltruista gli ha dato la possibilità di uscire, incontrare nuova gente ed aiutare gli altri, dopo molti giorni di solitudine a fissare il muro.
Andrea: E’ cambiato il mondo del volontariato da quando hai iniziato TriesteAltruista o no?
Andino: Sì, è cambiato perché adesso il volontariato flessibile è una realtà che aiuta volontari e organizzazioni no-profit a fare la differenza nella loro comunità. Ora la gente di Trieste sa che può donare il proprio tempo facilmente come volontario, aiutando chi ha bisogno. Ora c’è più consapevolezza riguardo ai problemi sociali della città e tutti possono fare la differenza.
Andrea: Dove vedi te stesso tra 5 anni?
Andino: Salute permettendo, a causa della mia età, mi vedo ancora ad aiutare Trieste con la mia esperienza da volontario e nel campo della responsabilità sociale. Sarò felice di ricevere istruzioni da volontari più giovani e sarò felice di essere libero dal prendere decisioni.
Andrea: Qualcosa di divertente su di te che non conosciamo?
Andino: Frequentemente molte persone mi salutano ma anche se mi sforzo di ricordare i loro nomi, non me li ricordo….ma la cosa più buffa è che in questa situazione faccio molte gaffes. Continuo a parlare con gente di cui non ricordo il nome e solo alla fine della conversazione mi ricordo chi siano, e tutto finisce in una grande risata.
Andrea: Quale è l’aspetto più bello del vivere a Trieste?
Andino: La Bora, il vento siberiano che soffia a più di 100km all’ora e rende l’aria pulita e il cielo blu. Trieste è una bella città dove le colline sono vicine al mare. E’ una bella città dove puoi vedere in atto una trasformazione della gente che da egoista diventa più altruista e questo a volte diventa anche uno stile di vita.
Andrea: Quale è il tuo posto nascosto preferito?
Andino: Ho tre luoghi in Italia, detti “luoghi del silenzio” dove vado a meditare e a ricaricare me stesso. Questi piccoli paesi sono situati in centro Italia e sono Assisi, La Verna e Camaldoli. Mi fermo sempre lì per 3-6 giorni l’anno da solo, in silenzio.
Andrea: Hai qualche talento nascosto?
Andino: Direi “aiutare la gente bisognosa”, all’inizio non si nota, ma quando l’azione inizia, posso dire, senza presunzione, che viene fuori chiaramente.
Andrea: Le tre migliori cose nell’essere membro del network POL?
Andino: Dopo molti anni passati nel settore del volontariato e della responsabilità sociale, POL mi ha fatto scoprire la grande innovazione sociale del volontariato flessibile incrementando le possibilità di volontariato come forma di cambiamento di vita. La scoperta della parola altruismo come il miglior modo di attirare la gioventù al volontariato. L’impegno delle organizzazioni nel volontariato per aiutare a risolvere insieme i problemi sociali che stiamo fronteggiando a livello globale.
Andrea: Se tu potessi visitare uno degli uffici dei nostri affiliati in giro per il mondo, dove andresti e perché?
Andino: Mi piacerebbe andare negli Stati Uniti per incontrarvi ed adattare la vostra esperienza alla nostra piccola realtà locale. So che c’è un grande mare che ci divide, ma l’anima è la stessa.
Andrea: Il nostro network vorrebbe aiutarvi ancora di più, come possiamo fare?
Andino: Abbiamo già sperimentato grandi benefici nel far parte del network. Forse non siamo ancora in grado di usare al meglio la vostra esperienza. Il “How to do it better” potrebbe esserci di grande aiuto. Noi siamo molto interessati al volontariato corporativo e vorremmo iniziare a lavorare con le imprese nello stesso modo in cui RomAltruista e MilanoAltruista stanno facendo. Non sarà facile, per questo vi chiederemo più aiuto in questo ambito. Grazie dell’aiuto!