Pronti alla Pasqua a casa Taylor!

sara manolaIl 18 febbraio ho trascorso una mattinata diversa dalle solite: sono stata, infatti, a far visita alla casa di cura “G.B. Taylor”, che si trova in zona Casilina, a Via delle Spighe, 8. Lì ho trascorso due piacevoli ore in compagnia di Maria, MariaPia, Gina e tanti altri preparando simpatici biglietti di auguri per la Pasqua in arrivo e gustando una deliziosa crostata fatta in casa.
La casa di riposo per anziani “Istituto G.B. Taylor” è una struttura circondata dal verde con un’accogliente salottino, servizi igienici confortevoli e un bel giardino. E’ stata fondata, ed è tutt’ora curata, dall’Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia ( UCEBI) e lo si può constatare subito, appena entrati, dai salmi appesi alle pareti. Nonostante una visibile religiosità, nella struttura si opera nel pieno rispetto della libertà non solo religiosa, ma anche individuale, delle persone accolte, creando così un ambiente rilassato e incline alla socializzazione.
Durante le due ore in cui si è svolto il laboratorio creativo sono stata a contatto con delle persone che svolgevano varie attività stimolanti , in un contesto comunitario: c’era chi colorava, chi ritagliava coniglietti e chi disegnava i fiori nel campo e, se l’attività diventava faticosa o monotona, si poteva passare a qualcos’altro, il tutto nel rispetto dei diritti e della personalità degli ospiti.
Oltre alla mia visita occasionale, il laboratorio è frequentato e curato da un gruppo di volontarie abituali che, con cadenza settimanale, si adoperano per dare una mano e tener compagnia alle persone residenti nella struttura, mantenendo così vivo il valore di solidarietà sociale che, nel contesto moderno consumista e sbrigativo, rischia sempre più di venir meno.
In contrasto con le notizie di cronaca che ci mostrano, in questi giorni, casi di abusi e prepotenze operate in contesti di accoglienza e protezione, in questa struttura ho potuto respirare un clima di collaborazione tra gli operatori, i volontari e i residenti ed è ciò che crea, a mio parere, un ambiente sereno e attivo dove si dà valore ai rapporti interpersonali e intergenerazionali, cercando di mantener vivo l’interesse e le capacità residue di persone anziane che, purtroppo,stanno progressivamente perdendo la propria autonomia.
Mi chiamo Sara Manola , ho 33 anni e ho studiato Lingua e Civiltà araba presso la Facoltà di Studi Orientali de La Sapienza e da sempre mi occupo di volontariato.
Purtroppo gli impegni della vita quotidiana, la famiglia, il lavoro precario e spesso saltuario hanno ridotto il mio tempo libero, ma resto comunque convinta che il miglior modo di passare le mie ore di svago sia quello di poter rendermi utile attraverso la partecipazione attiva nella risoluzione delle sfide che la società moderna ci costringe ad affrontare quotidianamente.

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