Festa dei nonni e nipoti al Taylor

Volontari festa nonni
Ecco il gruppo dei volontari di Romaltruista alla festa dei nonni

Riportiamo un breve articolo uscito su Riforma, il settimanale delle Chiese evangeliche Battiste, Metodiste e Valdesi, scritto da Gianluca, che ci dice di se: “Non avevo mai fatto volontariato anche se ce l’avevo sempre in testa. Sono una persona incostante, umorale, creativa (faccio teatro da 10 anni), colta, ma mi dicono poco propensa ad aiutare il prossimo, troppo egoista. Questa frecciata mi infastidiva e mi infastidisce tuttora. Così un bel giorno la mia strada e quella di Romaltruista si sono incontrate, quasi per caso, ma si sa che per caso non avviene mai nulla. Romaltruista è per me l’occasione giusta di mettermi in gioco e di dimostrare che aiutare gli altri è altrettanto stimolante che recitare di fronte ad una platea”

Roma – Nonni e nipoti al «Taylor»

La Repubblica di Platone e il socialismo utopistico di Fourier e Owen rivivono in una casa di riposo di Centocelle, Roma ovviamente; sto parlando della casa di riposo Taylor, istituto fondato nel 1923 dal Foreign Mission Board della Southern Baptist Convention (Richmond, Virginia, USA) e dall’Opera Evangelica Battista d’Italia (ora Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia – UCEBI), prese il nome dal missionario che ne ispirò la realizzazione, George Bordman Taylor.

Sabato 3 dicembre ho partecipato come volontario della Onlus Romaltruista ad una giornata di festa, “la festa dei nonni”, tenutasi in questo bellissimo complesso. Il nostro compito (nostro perchè erano coinvolti altri ragazzi) consisteva nell’aiutare i dipendenti della struttura a preparare il buffet, accogliere i visitatori, vendere i biglietti della riffa, vendere i prodotti del bazaar, accompagnare gli anziani dalle loro stanze al buffet e dal buffet al concerto di Natale della chiesa limitrofa, aiutare i bambini a fare lavoretti artigianali. Lo scopo dichiarato di questa festa era quello di raccogliere fondi per permettere anche agli anziani poveri di potersi pagare la retta per restare in questa struttura, che è bene dirlo, garantisce comunque sempre il massimo rispetto delle diversità confessionali e/o aconfessionali dei residenti, pur concedendo assistenza religiosa (cristiano evangelica) a chi ne fa richiesta.

Sono previsti ogni settimana laboratori e attività di animazione per permettere agli anziani di valorizzare la loro creatività e socializzare tra di loro. Il clima che ho trovato è idilliaco, pur in un contesto che possiamo definire difficile, come quello degli anziani non più indipendenti, in alcuni casi con seri problemi deambulatori o psichiatrici. Mi è capitato di parlare con una ragazza che lavora lì come dipendente, ed è stata forse l’unica volta che ho sentito ammettere ad una persona che gli piace lavorare in quel determinato posto facendo quel determinato lavoro (ossia assistente agli anziani).

Occorre aggiungere che questo istituto non gode nemmeno dei finanziamenti dell’8 per mille come la Chiesa Cattolica, e quindi è ancora più straordinario il risultato finale, il che dimostra che per far funzionare le cose, serve passione e cervello più del potere politico ed economico.

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *