Un naso rosso e tanto amore

Silvia
Silvia

Nelle tasche dei miei jeans  ho messo un naso rosso e tanto Amore, in questa domenica di agosto.

Appuntamento alle 9.00 alla Casa Ronald Bellosguardo. Mi accoglie la voce squillante e cordiale di Guenda, giovane ragazza sarda, responsabile assieme a altre ragazze di questa struttura. Intorno a lei alcuni  genitori, seduti in giardino, in attesa di prendere la navetta per recarsi all’Ospedale Bambin Gesù dove curare i loro bambini.

Casa Ronald è situata nelle vicinanze dell’ospedale, accoglie le famiglie con figli gravemente malati che, a causa della loro malattia, non possono vivere presso la propria casa. In questa struttura possono ritrovare comunque massimo comfort e serenità e l’amore costante della famiglia vicino: mamma, papà, fratelli, sorelle.

Una casa lontano da casa, cosi la chiamano, ed è vero. Si respira l’odore di casa, di famiglia, di protezione.

Tangibile il calore, tangibile l’amore che si respira, tangibile  la cura e l’entusiasmo teso a ogni bimbo, tangibile anche il dolore e la fatica che la malattia, purtroppo, crea.

Quando sono arrivata alcuni bambini dormivano ancora nelle loro stanze, in quella  dello scoiattolo, del coccodrillo, della giraffa, etc. etc. Li ho immaginati nei loro lettini, mentre mi ritrovavo a passare davanti alle loro stanze colorate e attaccare palloncini colorati…

Io e Brunella, l’altra volontaria in questa giornata,  ci siamo date da fare. Voi vi chiederete a far cosa? Beh, a fare tutto ciò che c’era da fare.

Viene naturale,  il FARE a prescindere dal COSA.

Pulire i pavimenti, lavare  la cucina, curare il giardino,  gonfiare i palloncini, per poi correre dai bambini, correre da loro e farli sorridere ancora una volta in più, una volta ancora e ancora una!

Le loro risate sono carezze profonde!

I più mattutini sono stati Petra, la “mia” Bimba-Rock, Maximo con le sue guance golose come due torte al cioccolato, e poi c’era Gaia che aveva il candore della  Luna. Il mio naso rosso si è innamorato di ognuno di loro!

Ogni bambino che viene al mondo è speciale, ma loro lo sono un po’ di più.

Luoghi  come questi dovrebbero continuare a esistere, in realtà dovrebbero anche avere il sostegno delle istituzioni, che non (sempre) hanno…

Allora diamoci da fare noi! Noi siamo esseri umani, ognuno con un bagaglio di potenzialità stellare….che a volte non sappiamo neanche di avere!

In un mondo cosi malconcio, ognuno di noi può fare la differenza!

“ BASTA POCO CHE CE VÓ”

Mi chiamo Silvia, ho 39 anni. Amo viaggiare, amo danzare, amo l’odore del caffe ma non lo bevo, amo le salite e quasi mai le discese, amo i treni più degli aerei, amo la mia bicicletta, amo far sorridere gli altri, amo il mio naso rosso da clown che troverete sempre rovistando la mia borsetta,  amo viaggiare con lo zaino in spalla, amo il mio bambino di 6 anni appena compiuti, amo la gente che conosce l’importanza dell’allegria, quella che non si scoraggia, amo la gente di buon senso e di buon cuore, amo l’amabile e perfetta imperfezione della Vita.
Per sopravvivere lavoro  come segretaria, per vivere faccio tutto il resto.

 

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