Il mio San Valentino pieno d’amore

20141007_163859«Ciao! Tu sei nuova, vero?» – mi chiese il ragazzo con disabilità intellettiva tenendo in mano la racchetta da tennis.

«Ciao ! Sì, sono qui per la prima volta.»

«Ti posso dare un abbraccio?….e un bacio sulla guancia?»

«A me?…ehm…ehm….»

In un primo momento non sapevo cosa dire, insomma, ero sorpresa dalla sua spontaneità e dal suo approccio amichevole e gentile nei miei confronti al quale non sono per niente abituata. Poi lo guardai… lui mi sorrise con un sorriso speciale e mi desse un abbraccio affettuoso, genuino e tenero. In quell’istante pensai che il calore di un abbraccio vero, inaspettato ha un valore veramente inestimabile. Soprattutto per me che vengo da un altro paese e mi manca molto l’affetto della mia famiglia.

E pensando proprio alla mia famiglia e all’amore che ho da dare mi sono iscritta al sito di Romaltruista. Devo essere sincera. Da un po’ di mesi guardavo il calendario delle attività di volontariato e ne ho viste tantissime che mi incuriosivano ma ogni volta che volevo iscrivermi a qualche attività, una vocina dentro di me diceva: « Questa sede è troppo lontana, mi muovo con i mezzi, dovrò partire due ore prima per arrivare alla destinazione ….le scuse…le scuse…le solite scuse…Ad un certo punto mi sono detta: «Basta! »
Invece di cercare le scuse per non fare una cosa bisogna cercare le motivazioni per farla. E così finalmente avevo scelto un’attività dell’Associazione Filo Onlus: Aiutaci nell’allenamento di tennis di ragazzi con disabilità intellettiva.

L’appuntamento era per le nove del mattino al circolo sportivo. Io sono arrivata con mezz’ora di anticipo perché volevo essere puntuale. In un primo momento sono stata assalita dal timore di non essere capace ad approcciarsi ai ragazzi con disabilità intellettiva, perchè non ne ho mai avuto esperienza. Ma la mia paura si è subito trasformata in gioia grazie alla calorosa accoglienza del Capo Progetto e di altri volontari ormai fissi.

In quel giorno speciale mi sono sentita come una di famiglia. In quel campo sportivo c’era un’atmosfera magica che ti coinvolgeva, che ti faceva stare bene, che ti faceva essere grato di tutto ciò che hai, che ti ricordava quanto sei fortunato; che ti faceva provare un po’di vergogna per le banali lamentele quotidiane, che ti faceva provare l’ammirazione per tutti i volontari che mantengono un impegno costante, per i genitori che insieme ai loro figli diversamente abili combattono ogni giorno una dura battaglia, e nonostante ciò, hanno una voglia immensa di vivere, di ridere, di scherzare, di amare….di amare il prossimo.

Io sono partita da casa con la voglia di dare una mano senza aspettarsi nulla in cambio…ma in realtà mi sono state regalate tante emozioni forti, tanta positività e tanta energia.

In quel campo c’era un’atmosfera piena di dolcezza, di tenerezza, di felicità, di sensibilità, di solidarietà…un’atmosfera piena d’amore.

Concludo con una domanda, la stessa domanda che si trova nella pagina finale del mio diario e alla quale rispondo ogni giorno prima di addormentarmi : «Cosa hai fatto oggi per il tuo prossimo?»

Magari vi chiedete perché mai fare volontariato? La mia risposta: in quell’ abbraccio c’è stato un mondo di emozioni.

Zuzana,  26 anni, vengo dalla Slovacchia. Vivo a Roma e faccio l’attrice e la redattrice del blog Il Pensiero Laterale. Il mio motto: Sempre abbiamo la possibilità di ripartire da zero, di cambiare, di migliorare la propria vita, basta avere coraggio 🙂

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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