8 Febbraio, un giorno come ieri come domani.

timRoma, sera dell’ 8 febbraio. “Dormo lì, dormo lì! Ti prego fratello, accompagnami”. Dove? Che intende? – “E’ via Marsala questa?”. “Dormo lì, dormo lì, dormo lì”. Capisco, è uno dei centri di accoglienza notturni. Nostro nonno, jugoslavo, da 21 anni in Italia, spera di raggiungere i parenti presto a Torino, il fratello e la moglie, non so come. Il cappotto senza bottoni, i pantaloni della tuta con l’elastico rotto scivolano, gli occhi semi chiusi dal freddo. Grazie all’attivazione del piano di emergenza freddo, il centro diurno è pronto per trasformarsi nei mesi più freddi in servizio notturno. Orario di apertura: 21,30-8,00. Sono le 20,00. Al citofono non risponde nessuno. Nostro nonno ha tutta l’aria di aver camminato in giro per la città tutto il giorno… “Ti prego fratello, hai ragione. Accompagnami qui dopo”. Venga prima a cena.

La coperta che il Comune mette a disposizione dei senzatetto tramite il pronto intervento della sala sociale è del tipo militare, poco più di un pile. Un ragazzo indiano delira sotto una copertina di questo tipo, indossa solo una maglietta e dei pantaloni, è scalzo, ha la pancia gonfissima e un colorito giallo nonostante la pelle scura. Nostro figlio o nostro fratello ha una sua storia. Chissà chi era in India, come giocava da piccolo, dove sono i suoi amici, se sua sorella ha notizie di lui. Ha la scabbia probabilmente. Da quanto è qui? Da tanto, dice chi lo conosce. L’ambulanza arriva, non arriva, arriva forse… 5 minuti amico, fa presto vedrai poi stai al caldo. Vengono allertati dei poliziotti ma non fanno un passo per venire: “E’ un ubriaco”. I suoi piedi sono distrutti e spellati. Dopo 35-40 minuti c’è una barella.

C’è un ragazzo africano, un altro nostro fratello, lui sta bene, dorme in una fila con tanti suoi amici per terra, che hanno la coperta militare. Lui no. Emergenza operativa. Ci sono tanti interventi in corso nella Capitale, è cinico, è disperato, è tutto, eppure il massimo che può essere detto: “Richiami tra un’ora e mezza, non c’è un’unità mobile disponibile al momento”. Sono le 22,00. Alle 05,30-6,00 questo cumulo di corpi verrà sgombrato dalla polizia, perché ricomincia il brulicante andare e venire dei passeggeri, noi si, soltanto passeggeri di questa nostra società.

Tim, 30 anni, volontario con Per la strada. Dalla “Cena per 2…cento!!!” 

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