Diverse strade con uno stesso obiettivo

maria caterinaA volte penso di non saper aspettare; a volte, quando non ho niente da fare prendo le chiavi di casa ed esco a fare due passi; a volte, quando non ho un obiettivo cerco di crearmelo.

E’ proprio così che ho conosciuto Romaltruista, con la voglia di crearmi un obiettivo, ed è proprio così che sono entrata in contatto con Gemma e con un altro centinaio di persone.

Ricordo il nome di tutte queste persone e soprattutto ricordo i loro volti: giovani studenti, pensionati, impiegati, casalinghe, disoccupati, tutti con la voglia di aiutare; eritrei, etiopi, maliani, pakistani, ghanesi, tutti con la voglia di imparare.

E’ da un anno e mezzo che frequento Casa Africa e da subito ho capito che quello che si conosce si può trasmettere. Imparare una lingua è sicuramente difficile ma l’interesse che ho visto negli occhi degli studenti mi ha sempre fatto capire che questi ostacoli si possono superare.

Io stessa nella mia carriera di studentessa ho imparato a studiare le lingue, e anche io mi sono trovata nella situazione di doverle parlare per sopravvivere in un Paese straniero. Insegnare non è mai facile ma quando sono proprio gli studenti che te lo chiedono, viene tutto da sé. Ed ecco che le due strade si incontrano e il volontario e gli studenti camminano fianco a fianco.

Casa Africa è un luogo di passaggio, un luogo di incontro e, per me, un luogo di partenza: da qui ho iniziato il mio viaggio nell’insegnamento dell’italiano a stranieri e da qui ho iniziato a conoscere il mondo dei rifugiati e richiedenti asilo. La loro voglia di apprendere e la mia soddisfazione nel vedere i loro progressi mi hanno fatto continuare questo percorso; la conoscenza dei tanti, tantissimi, volontari che hanno incrociato la mia strada mi ha fatto crescere.

Per aiutare il più possibile gli studenti, si è creata una vera e propria rete di volontari ed io, con altri più assidui volontari, abbiamo oltrepassato la barricata e siamo diventati capiprogetto di questa attività.

Ogni volta che un nuovo volontario varca la soglia di Casa Africa mi chiedo: quale strada avrà percorso per arrivare fino a qui? Cosa lo ha spinto ad iscriversi a questa attività? Ma ogni volta che la lezione finisce e vedo nel nuovo volontario la soddisfazione che gli è stata appena trasmessa dallo studente, allora mi chiedo: come avremmo fatto senza il suo aiuto?

Le riunioni, le pianificazioni dei turni, le lezioni, i saluti, i benvenuti e gli arrivederci, rimangono ormai obiettivi presenti nella mia vita.

Maria Caterina: ho 28 anni, origini calabresi ma ormai romana di adozione. Ho studiato lingue e ora le insegno. Questa attività di volontariato mi ha aperto la strada per un lavoro ed insegno privatamente italiano a stranieri; inglese a bambini e giapponese a me stessa 🙂 

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